ACQUAINTANCE
Contributo critico di Azzurra Immediato
Così dicevano, e il cattivo consiglio dei compagni prevalse.
Aprirono l'otre, tutti i venti ne uscirono,
e il turbine li afferrò all'improvviso e li riportò al largo, piangenti, lontani dalla patria terra.
Mi risvegliai, incerto nel cuore se gettarmi giù dalla nave e morire nel mare
o sopportare in silenzio e restare ancora fra i vivi.
Sopportai e rimasi: avvolto nel mantello, giacqui sulla mia nave.
Odissea, Libro X
Nel sempiterno esistere come nelle parole scritte per Ulisse, il mare è teatro d’umanità, è palcoscenico molteplice di ruoli, poteri, forza e debolezze, storiche, politiche, umane, militari. Ed in quanti modi il Mediterraneo può esser raccontato? Innumerevoli sono i punti di vista, solo che alcuni hanno avuto, nei secoli, molta più fortuna, altri, al contrario, sono stati inabissati. Le cronache degli ultimi anni agguantano le onde perdendole subito dopo, generano profondità drammatiche, oscure, inaccessibili. E se, invece, provassimo a porre il nostro sguardo laddove nessuno osa guardare? Max Cavallari, fotografo e documentarista, ha posto più d’una volta il proprio obiettivo al servizio delle onde mediterranee e di ciò che esse svelano ma che, altrettanto subitamente, trasformano in impercettibile.
ACQUAINTANCE è – anche – questo: il racconto di una umanità oltre il visibile, al di là del pregiudizio. Ogni scatto di questo progetto racconta il tragitto di un viaggio, sostanziato dalla dignità, spesso violata, delle grandi migrazioni. Il suo obiettivo ha colto istanti di una quotidianità sospesa, non spettacolarizzata, che sembra non interessare l’opinione pubblica e che pone in primo piano le vite di chi vive, come equipaggio, sulle navi delle ONG, come la Humanity 1, che ha ospitato il fotografo, sancendo la visione di una limbica prospettiva. Chi sono le persone, i giovani che scelgono la via del mare per salvare vite? Cosa accade lontano dai riflettori? Cosa succede nei medesimi istanti in cui altre vite chiedono aiuto, spossate dall’incubo della morte, della fine? Cosa significa ricevere una richiesta d’aiuto nel Mediterraneo? Cosa vuol dire far sì che persone provenienti da altrove anche lontani dal Mediterraneo uniscano le proprie forze per gettare una speranza tra i rabbiosi flutti che portano alla deriva esistenze disperate?
ACQUAINTANCE di_mostra il significato più recondito dell’umanità, ricongiunge la vita con l’elemento vitale per eccellenza, l’acqua. E no, non è solo una storia di lieti fini, tutt’altro: è un punto panoramico scomodo e pericoloso dal quale osservare il mare nostrum. Perché ri_guarda tutti noi.
Il libro, le immagini, le parole, vi permetteranno di comprendere da vicino ciò che Max Cavallari ha visto e vissuto sulla Humanity 1 e di essere osservatori privilegiati laddove nessun privilegio è contemplato.
In everlasting existence as in the words written for Ulysses, the sea is a theater of humanity, it is a multiple stage of roles, powers, strengths and weaknesses, historical, political, human, military. And in how many ways can the Mediterranean be told? Countless are the points of view, only that some have had, over the centuries, much better luck, others, on the contrary, have been sinking. The chronicles of recent years grab the waves losing them soon after, generating dramatic, dark, inaccessible depths. What if, instead, we try to place our gaze where no one dares to look? Max Cavallari, photographer and documentary filmmaker, has more than once placed his lens at the service of the Mediterranean waves and what they reveal but, just as immediately, transform into the imperceptible.
ACQUAINTANCE is -also- this: the story of a humanity beyond the visible, beyond prejudice. Each shot of this project tells the journey of a journey, substantiated by the dignity, often violated, of the great migrations. His lens captured instants of a suspended, unspectacular everyday life that seems to be of no interest to the public and foregrounds the lives of those who live, as crew, on NGO ships, such as the Humanity 1, which hosted the photographer, enshrining the vision of a limbic perspective. Who are the people, the young people who choose the sea route to save lives? What happens away from the spotlight? What happens in the same moments when other lives cry out for help, exhausted by the nightmare of death, of the end? What does it mean to receive a call for help in the Mediterranean? What does it mean to have people from elsewhere even far from the Mediterranean join forces to cast hope among the raging billows that set desperate existences adrift?
ACQUAINTANCE demonstrates the innermost meaning of humanity, reconnecting life with the vital element par excellence, water. And no, it is not just a story of happy endings, far from it: it is an uncomfortable and dangerous vantage point from which to view the mare nostrum. For it concerns us all.
The book, the pictures, the words, will allow you to understand up close what Max Cavallari saw and experienced on Humanity 1 and to be privileged observers where no privilege is contemplated.